Il Comune di Neoneli
Informazioni generali e storia
Informazioni generali
Abitanti: 629 (gennaio 2021)
Densità: 14 ab./km
Provincia: Oristano
Superficie: 48 kmq
Codice ISTAT: 095032
Codice catasto: F867
C.A.P.: 09080
Pref. telefonico: 0783
Santo patrono: San Pietro
Festa patronale: 29 giugno
Storia
Piccola e grande insieme, Neoneli è uno scrigno di bellezza che si estende per quasi 50 kmq. nonostante i suoi abitanti siano meno di settecento.
In bilico fra la provincia di Nuoro e quella di Oristano, cui appartiene, il paese offre un territorio ricco di testimonianze nuragiche. Nel medioevo appartenne al Giudicato di Arborea e fece parte della curatoria di Parte Barigadu. Alla caduta del giudicato (1420) passò sotto il dominio aragonese. Fu dato in feudo alla famiglia De Jana fino al 1462, e poi a Da Silva che lo possedettero con il titolo di conti di Montesanto fino al XVIII secolo. Nel 1774, in epoca sabauda, formò un marchesato, concesso in feudo a Pietro Ripoll. Il feudo rimase ai Ripoll fino al 1837, quando passò ai Sanjust, per il matrimonio di Maria Angela Ripoll e Carlo Enrico Sanjust, barone di Teulada. Il paese fu riscattato agli ultimi feudatari nel 1839, con la soppressione del sistema feudale.
Il suo grazioso centro storico, ben conservato com’è, vanta un fascino che richiama i borghi provenzali, e alcuni belvedere mozzafiato che permettono alla vista di spaziare fino al mare. Le sue caratteristiche casette in trachite rosa aggiungono un’emozione in più all’antico reticolo di stradine che le contiene tutte. D’intorno, a perdita d’occhio, campagne verdissime: capaci di offrire sensazioni diverse in accordo con le stagioni.
Ricche d’emozione sono le principali feste religiose (Sant’Antioco, San Pietro e i tre Arcangeli), il Carnevale (Ritus Calendarum), Licanìas e “Wine, Fregula&Cassola”, e molto rinomato è il canto a tenore a sa neonelesa, interpretato da varie formazioni e da oltre quarantacinque anni dal Coro Cultura Popolare Tenores di Neoneli.
Di particolare interesse sono la chiesa parrocchiale del Seicento, intitolata a San Pietro Apostolo, e la chiesetta intitolata all’arcangelo Gabriele in località S’Angelu.
Tra le bellezze naturalistiche spicca il prezioso Parco di Assai, che si estende per 1247 ettari. Il parco è popolato da cinghiali, cervi, daini e altre specie faunistiche di pregio. Numerosi i possibili percorsi, tra i boschi, con fonti d’acqua e grandi massi dalle forme più inconsuete. Tra questi, al confine con il territorio di Austis, spicca “Sa Crabarissa”, un monolite granitico alto più di 40 metri e raffigurante – secondo la leggenda – una fanciulla pietrificata a causa di un rifiuto amoroso.